Docente: Martina Grieco
Informazioni generali
1) Quanti alunni hanno partecipato al progetto?
Al progetto Innova-Mente hanno partecipato 38 bambini delle due classi prime della scuola primaria Marino Moretti, 1°A e 1°B.
2) Gli alunni hanno lavorato in gruppo? Se si, in ogni gruppo quanti alunni c’erano?
Ad ogni incontro i bambini hanno lavorato in gruppo. Precisamente, ciascuna classe è stata divisa in due gruppi, formati da circa 10 bambini, e, a seconda delle attività proposte, i bambini sono stati divisi in ulteriori piccoli sottogruppi.
3) Quanto tempo è durato il progetto?
Il progetto si è tenuto dal mese di Febbraio al mese di Aprile, con cadenza bisettimanale.
4) Quale strumento/i sono stati utilizzati per la realizzazione del progetto?
Gli strumenti utilizzati per la realizzazione del progetto sono stati:
- Griglia (dove i bambini robot si spostavano verso l’obiettivo, guidati dai compagni);
- Bee-bot (robot a forma di ape);
Realizzazione
1) Quali sono le parole chiave del micromondo?
Le parole chiave del micromondo sono: linguaggio di programmazione, problem solving.
2) Quali sono i concetti chiave del micromondo? Di cosa si parla?
Si parla di un progetto che ha come obiettivo quello di promuovere l’utilizzo della tecnologia in modo creativo, e quindi non soltanto dal punto di vista digitale, e quello di creare dei veri e propri micromondi in cui l’alunno partecipa in modo attivo e familiarizza con il linguaggio di programmazione.
3) Gli sfondi/temi che avete inserito perché sono importanti nel progetto? Cosa rappresentano?
Lo sfondo integratore inserito è il tema della sostenibilità, un tema molto attuale che aiuta i bambini ad acquisire maggiore consapevolezza dell’ambiente in cui sono inseriti, ad assumere un atteggiamento più responsabile e rispettoso nei suoi confronti. È, dunque, un tema molto importante in termini di educazione ambientale.
4) Come sono stati realizzati i vari step del progetto?
Il progetto si è articolato in diversi step.
Dapprima è stata proposta un’attività unplugged mediante l’utilizzo di una griglia posizionata a terra. I bambini si sono cimentati nell’orientamento all’interno dello spazio griglia, hanno fornito comandi ai compagni per poter eseguire azioni per il raggiungimento di un obiettivo.
In un secondo momento, è stata inserita all’interno della griglia una bee-bot, che i bambini hanno potuto programmare per fargli raggiungere un obiettivo.
In ultimo, i bambini sono stati coinvolti in una “caccia al tesoro” nel cortile della scuola, ove sono stati divisi in due gruppi: ogni gruppo è stato chiamato a risolvere dei piccoli indovinelli di programmazione/ragionamento per poter aprire l’indizio successivo avvicinandosi sempre più all’obiettivo finale.
5) Avreste voluto inserire altre funzionalità nel progetto che non siete riusciti a fare? Quali?
No, il progetto si è rivelato esauriente nel complesso.
6) Quale impatto ha avuto il percorso di coding e pensiero computazionale sui ragazzi, in termini
di:
a. Collaborazione, b. Costruzione, c. Confronto, d. Ragionamento, e. Interdisciplinarietà, f. Strategie, g. Problem solving?
Il percorso di coding e pensiero computazionale, stimolati attraverso tale progetto, hanno avuto un positivo impatto sui bambini in termini di collaborazione, di costruzione, di confronto, di ragionamento, di interdisciplinarietà, di strategie e di problem solving. Tale percorso ha dato, dunque, l’occasione ai bambini di sviluppare e potenziare le abilità sociali, oltre che cognitive. È stata un’opportunità per i bambini per imparare a relazionarsi e ad accettare il punto di vista altrui, a negoziare, a sviluppare un pensiero divergente e critico, a cercare soluzioni alternative a un problema, consentendo loro di sviluppare le giuste competenze che torneranno utili nella vita quotidiana.
7) Gli/Lo strumenti/o utilizzati/o si sono rivelati adeguati?
Lo/Gli strumento/i utilizzato/i si sono rivelati particolarmente utili e adeguati ai fini del raggiungimento dell’obiettivo di tale progetto. Esso/essi ha/hanno consentito agli alunni di familiarizzare con il linguaggio di programmazione, sperimentando in prima persona percorsi di coding.
8) Avete trovato difficoltà nello sviluppo del progetto? Quali?
No, non abbiamo riscontrato alcuna difficoltà nello sviluppo del progetto.
9) In seguito al percorso di coding e pensiero computazionale, è stato notato qualche
cambiamento nell’approccio delle materie scolastiche curricolari da parte dei ragazzi? In quali
termini?
In seguito al percorso di coding e pensiero computazionale è stato notato qualche cambiamento nell’approccio delle materie scolastiche curriculari. Nel corso di attività di brainstorming o di circle time, i bambini si sono dimostrati, ad esempio, più “aperti” alla ricerca di soluzioni differenti e, in termini di abilità sociali, più rispettosi del punto di vista del compagno, più disponibili al confronto e anche con maggiore e consapevole rispetto del proprio/altrui turno in momenti di discussione collettiva.
Descrizione dell’attività
L’esperta ha proposto attività unplugged nel corso dei diversi incontri previsti dal progetto.
Alcune di queste hanno avuto come sfondo integratore il tema della raccolta differenziata e hanno previsto l’utilizzo di una griglia posizionata a terra. Il compito dei bambini è stato quello di orientarsi all’interno dello spazio della griglia, fornire comandi ai compagni affinché potessero riporrre il rifiuto nel corretto contenitore. Provando e sbagliando, i bambini sono diventati più esperti e sempre più padroni del linguaggio utilizzato per dare i comandi ai compagni, interiorizzando il significato di sequenza, come un insieme ordinato di comandi.
In un altro incontro è stata inserita all’interno della griglia una bee-bot che i bambini hanno programmato per fargli raggiungere un obiettivo. Nel caso presente, l’obiettivo è stato quello di realizzare un quadrato.