Docente: Marina Censoni
Informazioni generali
1) Quanti alunni hanno partecipato al progetto?
Al progetto hanno partecipato n.25 alunni di classe terza della scuola primaria.
2) Gli alunni hanno lavorato in gruppo? Se si, in ogni gruppo quanti alunni c’erano?
Gli alunni hanno lavorato singolarmente e in classe, durante il laboratorio di Arte e in tecnologia informatica con Ylenia.
3) Quanto tempo è durato il progetto?
Il progetto è iniziato ad ottobre ed è finito a gennaio.
4) Quale strumento/i sono stati utilizzati per la realizzazione del progetto?
Gli strumenti utilizzati per la realizzazione del progetto sono stati:
- Disegni con la tecnica del graffito per la realizzazione dello sfondo con una scena legata al tema della Preistoria, in particolare il periodo del Neolitico – in arte
- Costruzione di un avatar preistorico, a computer o a mano libera
- Snap!
Realizzazione
1) Quali sono le parole chiave del micromondo?
Le parole chiave del micromondo sono: preistoria, neolitico, graffito, avatar, vita nel neolitico.
2) Quali sono i concetti chiave del micromondo? Di cosa si parla?
Il nostro progetto parla di Preistoria e di vita quotidiana. Attraverso questa modalità, per ogni singolo alunno, è stato molto divertente imparare e studiare per un periodo della storia così lontano da noi.
3) Quanti personaggi/sprite sono stati inseriti all’interno del progetto?
I personaggi inseriti sono 25 più l’avatar della maestra.
4) Quali nomi sono stati dati agli sprite?
Ogni personaggio avatar ha il nome di ogni singolo alunno/a della classe.
5) Perché sono stati scelti gli sprite sopra descritti? Quale era l’idea iniziale?
Essendo nella Preistoria, abbiamo deciso di divertirci e creare dei bambini/e del Neolitico. In questo progetto, inoltre, la nostra gita di 2 giorni in Valcamonica è stata un grande stimolo ad approfondire con precisione e passione tutti i vari aspetti.
6) Gli sfondi/temi che avete inserito perché sono importanti nel progetto? Cosa rappresentano?
Gli sfondi utilizzati, infatti, rappresentano, in molti disegni, le incisioni rupestri del Parco Nazionale di Naquane a Capo di Ponte, Brescia.
7) Raccontaci quale era la vostra idea di progetto.
In realtà è nato tutto per il mio desiderio di sperimentare modalità nuove e più interessanti nella didattica scolastica. Essendo in terza elementare e dovendo iniziare le materie di studio sono stata sollecitata dalla maestra di informatica ad attivarmi in modo diverso ed ho subito colto l’occasione.
8) Come sono stati realizzati i vari step del progetto?
Come già spiegato in precedenza, in arte abbiamo realizzato prima dei disegni attraverso la tecnica del graffito per realizzare uno sfondo con una scena legata al tema della preistoria, in particolare il periodo del Neolitico. Poi, scegliendo tra computer o mano libera, abbiamo costruito un avatar preistorico per poi iniziare la nostra storia con dialoghi e movimenti per far entrare ed uscire i vari personaggi e per poter spiegare la vita di un bambino del Neolitico.
9) Avreste voluto inserire altre funzionalità nel progetto che non siete riusciti a fare? Quali?
Devo dire che tutto è iniziato per gioco e per puro desiderio di conoscenza personale e per mettermi in gioco in abilità nuove e più tecnologiche e, quindi, quello fatto fino ad ora è stato molto importante. Sicuramente l’anno prossimo, sarà molto interessante progredire in queste abilità e conquistare altri step.
10) Quale impatto ha avuto il percorso di coding e pensiero computazionale sui ragazzi, in termini
di:
a. Collaborazione, b. Costruzione, c. Confronto, d. Ragionamento, e. Interdisciplinarietà, f. Strategie, g. Problem solving?
L’impatto di questo percorso, all’interno del nostro gruppo-classe, è stato molto importante perché tutti i bambini si sono messi in gioco e hanno collaborato, insieme, per raggiungere gli obiettivi prefissati e decisi. Si sono aiutati, sostenuti e hanno messo in condivisione le loro conoscenze per far sì che tutti facessero il proprio lavoro. Per fare un esempio, alcuni bambini che avevano costruito un avatar attraverso il disegno a mano sono stati aiutati da altri compagni a costruirne uno multimediale. Il nostro progetto ha attraversato varie discipline e vari ambiti. Durante questo percorso, inoltre, gli alunni più resistenti alle regole, si sono mostrati molto più collaborativi e disponibili ad ascoltare tutti i vari comandi e step da seguire per arrivare a lavorare dentro l’applicazione, per costruire il nostro micromondo della Preistoria.
11) Gli/Lo strumenti/o utilizzati/o si sono rivelati adeguati?
Secondo me ciò che abbiamo utilizzato come strumento è stato molto valido ed auspico, per l’anno prossimo, di scoprire tanto altro di Snap!.
12) Avete trovato difficoltà nello sviluppo del progetto? Quali?
No, il progetto si è sviluppato in modo semplice, lineare e senza particolati difficoltà.