SCUOLA SECONDARIA DI 1° VIA ANNA FRANK Plesso “Anna Frank” Classe 1°D

Docente: Catia Lanzi


Informazioni generali

Al progetto hanno partecipato due alunni, che io seguo nell’ora di alternativa alla religione cattolica. Abbiamo lavorato insieme, cercando di condividere le nostre idee. Il progetto ha iniziato a prendere corpo a fine gennaio e la sua elaborazione è proseguita fino alla fine di aprile. Per realizzarlo abbiamo utilizzato la piattaforma Scratch (ideata dal Mit di Boston).


Realizzazione

Le parole chiave del micromondo sono “storia medievale”, “analisi delle diverse tipologie di fonti” e “creazione condivisa”. Nel micromondo si cerca di ripercorrere, a grandi tappe, la storia della nostra città. I personaggi inseriti sono diversi. Il principale è senza dubbio Novello Malatesta, che governò la nostra città verso la metà del Quattrocento. Si vedono poi cavalieri ed eserciti.

Gli sprite hanno il nome del personaggio che rappresentano. Si è deciso di scegliere questi sprite perché a quell’epoca, il periodo che va dal Comune alla Signoria, erano una presenza costante nelle città dell’Italia del nord. Gli sfondi inseriti richiamano da vicino la nostra città, ne rappresentano in un certo qual modo l’anima, la vera essenza.

La nostra idea di progetto era raccontare, a grandi linee, la storia di Cesena, che da Comune si trasforma in una sorta di Signoria. Per prima cosa abbiamo analizzato la storia di Cesena (io stessa, come tesi di laurea magistrale, avevo lavorato sugli Annales Caesenates); da lì abbiamo pensato a quale strada percorrere e ci è venuto in mente Scratch, che ci ha permesso di ricostruire una breve presentazione animata. Avremmo potuto inserire altri personaggi ma poiché con i ragazzi ci vedevamo solo un’ora a settimana, considerando possibili assenze per malattia e probabili impegni relativi a verifiche, abbiamo deciso di non complicarci troppo la vita. Se avessimo avuto più ore a settimana, ci sarebbe piaciuto aggiungere, sempre utilizzando scratch, altre attività volte ad aiutare i ragazzi nel ripasso dei concetti appresi (quiz a risposta multipla o gioco delle coppie).

Il progetto in ogni caso ha visto i ragazzi coinvolti. Si sono appassionati al lavoro a mano a mano che esso procedeva e hanno dichiarato di voler proseguire in questo solco tracciato anche il prossimo anno (ottima cosa, dato che quest’anno fanno la classe prima). Insieme hanno collaborato, costruito, si sono confrontati e hanno ragionato sulle scelte migliori da effettuare, anche se il loro lavoro era costantemente
supervisionato da me. Ovviamente il lavoro realizzato è interdisciplinare poiché collegato, oltre a storia, ad arte e immagine, a italiano con il lavoro del cruciverba, all’informatica con l’utilizzo della piattaforma scratch, al coding e alla matematica. Lo strumento utilizzato si è rivelato efficace, anche se la nostra non ottimale perizia non ci ha consentito di produrre un artefatto eccellente.

Nello sviluppo del progetto abbiamo incontrato alcune difficoltà. Nello specifico, nella creazione del cruciverba, non siamo riusciti a ricreare quadrati perfetti e all’inizio abbiamo proceduto creando una serie di quadrati, per poi accostarli gli uni accanto agli altri, non pensando che fosse meglio duplicare sin dall’inizio il primo quadrato fatto. Così ci siamo portati dietro l’errore iniziale. Inoltre non abbiamo pensato di accorpare in un unico prodotto i tre elementi realizzati (la sequenza relativa alla storia di Cesena fra fine del Duecento e metà del Quattrocento, la storia della biblioteca malatestiana e il cruciverba “malatestiano”).

Dato che io ho seguito i ragazzi solo nell’ora di alternativa, non ho potuto individuare come le conoscenze apprese hanno modificato la modalità dei ragazzi di porsi verso le altre materie scolastiche. In ogni caso, dato che il nostro progetto verteva principalmente sulla storia, ho potuto notare un interesse crescente dei ragazzi verso questa disciplina e verso la storia della nostra città.

L’attività ha avuto inizio con un brainstorming, al fine di testare le preconoscenze dei ragazzi e i loro interessi. Quindi, anche sulla base delle loro fatiche emerse in ambito storico, e dato che in storia stavano studiando il basso medioevo, periodo che ha cambiato per sempre il volto della nostra città, mi è parso naturale collegare l’utile al dilettevole e intraprendere questo percorso. Sono infatti pienamente convinta che solo mettendo le mani in pasta ci si possa realmente appassionare ad un dato argomento, specie inoltre se lo si fa con strumenti accattivanti, che uniscono ai contenuti storici elementi gamificanti. Credo infatti che una buona didattica, al giorno d’oggi, non possa prescindere dall’uso di strumenti digitali di supporto, capaci di renderla decisamente innovativa e piacevole, agli occhi dei nostri ragazzi.


Video del progetto

Link al progetto Scratch

Scuola secondaria di 1°Anna Frank – classe 1D