DIREZIONE DIDATTICA STATALE Cesena 2 Plesso “M. Moretti” Classi 1°A e 1°B – 2° edizione

Docente: Antonietta Migliozzi, Giada Ravaioli, Virginia Casadei, Giorgia Giunchi


Informazioni generali

Titolo del micromondo: “Che Musica Maestro!” 

Classi coinvolte: 1°A e 1°B, scuola primaria “Marino Moretti”

N° di alunni: 15 alunni e alunne in ciascuna classe. 

Cornice didattica: obiettivi specifici dalle indicazioni nazionali per il curricolo 2012-2018

  • tratto da Vedere e osservare: “Riconoscere le funzioni principali di una nuova applicazione informatica”;
  • tratto da Prevedere e immaginare: “Pianificare la fabbricazione di un semplice oggetto elencando gli strumenti e i materiali necessari”.

Competenze chiave di cittadinanza:

  • competenza digitale;
  • competenza matematica e competenza di base in scienze e tecnologie;
  • competenza personale, sociale e capacità di imparare a imparare.

Agenda 2030:

OBIETTIVO 12: Garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo.


Realizzazione

Prerequisiti:

  • l’alunno rispetta i turni di parola con i coetanei e gli adulti;
  • l’alunno sa lavorare in piccolo gruppo;
  • l’alunno conosce ed esegue semplici comandi (destra, sinistra, avanti, indietro);
  • l’alunno sa utilizzare gli strumenti tecnologici proposti.

Materiali e strumenti utilizzati:

  • griglia in tessuto;
  • fishes in cartoncino plastificate;
  • astuccio;
  • fogli bianchi;
  • cartelloni dei micromondi;
  • cartelloni colorati;
  • Bee-Bot;
  • tablet;
  • applicazione scratch per tablet;
  • materiali di riciclo (barattoli di latta; tappi di plastica; elastici; riso; lenticchie; etc.).

Metodologia didattica utilizzata:
La didattica laboratoriale è stata la metodologia pedagogica principalmente adoperata durante l’intero percorso. Essa mette al centro l’esperienza pratica e l’apprendimento attivo degli studenti, promuovendo la collaborazione, la sperimentazione e l’applicazione pratica delle conoscenze tesa alla co-costruzione del sapere.

Fasi del percorso di apprendimento:

  • 1° FASE: Durante i primi incontri, i bambini hanno preso familiarità con la griglia in tessuto posta a terra rafforzando il concetto delle direzioni spaziali. La griglia è composta da numerosi quadrati. Ciascun bambino a turno raggiunge l’obiettivo (fish di cartoncino) posto su una casella attraverso l’ascolto e l’esecuzione dei comandi (destra, sinistra, avanti, indietro) ricevuti dai compagni. Per ogni comando ricevuto il bambino-robot deve avanzare di una sola posizione all’interno della griglia.
    A questo punto, si è sostituito il “Bambino-robot” con la Bee-Bot, un robot a forma di ape. Sul guscio della Bee-Bot sono presenti alcuni tasti con delle frecce (avanti, indietro, destra, sinistra); l’ape si direziona in base ai comandi registrati. Pertanto, il compito richiesto ai bambini è quello di fornire le giuste indicazioni all’ape-robot affinché raggiunga l’obiettivo posto sulla griglia.
    Infine, si è sostituita la griglia in tessuto con un cartellone suddiviso in riquadri. Quindi la classe è stata suddivisa in piccoli gruppi composti da cinque membri; ad ogni gruppo è stato affidato un cartellone (Micromondo), una Bee-Bot e alcuni obiettivi. La finalità dell’attività è rimasta invariata.
  • 2° FASE: Alla classe, suddivisa in piccoli gruppi, è stato chiesto di realizzare il proprio Micromondo. Quindi i membri di ciascun gruppo, dopo aver dibattuto sul tema da rappresentare graficamente, hanno
    effettuato disegni pertinenti al contenuto scelto. Per esempio, un gruppo ha scelto il tema degli animali marini, un altro quello dello spazio e dei robot, un altro ancora quello del cibo, etc. Poi, i disegni di ogni categoria sono stati ritagliati e incollati nel bordo del cartellone suddiviso precedentemente in riquadri. A questo punto, il Micromondo personalizzato è pronto per ricevere nella sua griglia, composta di caselle, una velocissima bee-bot.
  • 3° FASE: Le classi, durante una mattinata scolastica, si sono recate presso il piazzale del Teatro Bonci di Cesena. Dopo aver osservato attentamente la facciata del teatro, i bambini ne hanno realizzata una rappresentazione iconografica.
  • 4° FASE: Ogni singola classe, suddivisa in coppie di alunni, ha preso conoscenza e dimestichezza con una nuova applicazione su tablet, Scratch Jr, con cui hanno potuto realizzare brevi storytelling, modificando personaggi e programmando il loro movimento attraverso il codice di programmazione a blocchi (blocchi di movimento, d’aspetto, di suono, di eventi, di controllo e di fine).
  • 5° FASE: Dal coding plugged, per attrarre e stimolare i bambini, siamo passati al coding unplugged, al fine di programmare, correggere e realizzare artefatti: ogni singolo alunno, dopo aver progettato su un foglio il proprio strumento musicale, lo ha realizzato manualmente partendo da materiali di riciclo (barattoli di latta, tappi di plastica, elastici, riso, lenticchie, etc.). Ognuno ha realizzato anche un braccialetto sonoro con spago e tappi di plastica colorati. Ora la classe è pronta a divertirsi suonando nuove armonie “riciclate”.

Valutazione:

La valutazione diagnostica all’inizio del percorso è stata fondamentale per capire il livello di partenza degli alunni. Tale valutazione è avvenuta attraverso l’osservazione dei bambini, suddivisi a coppie, liberi di operare con le Bee-Bot sulle griglie (prova non strutturata con stimolo aperto e risposta aperta). Essa ha permesso di identificare le conoscenze pregresse e le competenze dei bambini. Tutto ciò ha consentito ai docenti di adattare il percorso formativo ai bisogni ed alle esigenze di ognuno.
Al termine della 2° fase del progetto la valutazione formativa si è realizzata osservando le risposte dei bambini a richieste di programmazione di movimenti della Bee-Bot ben chiare e definite con diverse risoluzioni possibili (stimolo chiuso – risposta aperta). Tale valutazione ha permesso di convalidare la progettazione in corso in linea con le abilità e competenze degli alunni.
Infine, per la valutazione sommativa del progetto si sono osservati i bambini programmare le fasi di realizzazione di un artefatto fisico, una prova semi-strutturata, con stimolo chiuso e risposta aperta. Per la valutazione globale di ogni singolo alunno si è tenuto conto non solo della situazione di partenza, ma anche delle reali capacità di collaborare, della partecipazione, dell’interesse e della cura nello svolgimento delle attività predisposte. È stata importante l’osservazione del comportamento e dell’impegno di ciascun bambino durante tutto il periodo in cui si è svolto il progetto.
In generale gli alunni hanno partecipato alle attività proposte dall’esperta con interesse ed impegno anche da quanto è emerso dalle griglie di autovalutazione dei discenti e di valutazione dei docenti.


Video del progetto